OTI ITALY è la divisione italiana di OTI Oncology Training International, corso di Estetica Oncologica presente in 12 paesi del mondo e insegnato in 4 lingue.
È il risultato di una lunga e attenta ricerca (sempre in costante evoluzione) avvalorata da studi scientifici e internazionali. L’obiettivo di questo metodo è promuovere il benessere e la qualità della vita delle persone con una malattia oncologica in corso di trattamento, alleggerendo gli effetti collaterali delle terapie, rilassando la mente e il corpo alla vigilia della terapia stessa.

Gli studi, consolidati da anni negli Stati Uniti, hanno avuto un decorso di 4 anni in Italia presso l’ospedale San Raffaele di Milano attraverso il progetto “La Salute allo specchio”. Di seguito vi proponiamo alcuni passaggi tratti dallo stesso studio.

(…)La partecipazione al programma di sostegno psicosociale “La salute allo specchio” determina un miglioramento delle variabili psicologiche misurate. I risultati hanno rivelato una significativa riduzione dei sintomi depressivi, dell’ansia e dei problemi di immagine corporea, nonché un miglioramento dei livelli di autostima; questo suggerisce che la partecipazione a questo programma potrebbe facilitare un migliore adattamento alla malattia e al trattamento. Questo studio legittima l’importanza di implementare terapie di supporto e complementari insieme alle terapie convenzionali; l’approccio terapeutico al cancro non può limitarsi alle sole cure mediche, ma deve considerare il paziente come una persona intera con bisogni non solo fisici o medici, ma anche psicologici, sociali ed esistenziali.

(…) La letteratura indica che la partecipazione a programmi di cura estetica potrebbe determinare un miglioramento dell’immagine corporea, dell’ansia, dell’autostima e della qualità delle interazioni sociali (Quintard e Lakdja, 2008; Taggart et al., 2009), facilitando così un migliore adattamento alla malattia. “Health in the Mirror” è un programma di supporto psicosociale per donne malate di cancro sviluppato nel 2013 presso un ospedale del Nord Italia. Ha lo scopo di aiutare i pazienti a gestire gli effetti collaterali legati all’aspetto derivanti dal trattamento del cancro, promuovendo così il loro benessere, la qualità della vita e l’adattamento alla malattia. Nell’ambito della gestione clinica della malattia oncologica, “Health in the Mirror” rappresenta una risposta all’esigenza di acquisire una visione più globale dell’assistenza medica al paziente, non solo “curando” la malattia, ma anche “prendendosi cura” della persona nel suo insieme, affrontando la qualità della vita, i sintomi di disagio e il benessere personale.

(…) Tutte le procedure eseguite che coinvolgono partecipanti umani sono state condotte in conformità con gli standard etici del comitato di ricerca dell’IRCCS Ospedale San Raffaele e con la Dichiarazione di Helsinki del 1964 e successive modifiche o standard etici comparabili. Lo studio è stato approvato dal Comitato Etico Medico dell’IRCCS Ospedale San Raffaele l’8 ottobre 2015.

(…) L’uso di terapie complementari e di supporto sta diventando sempre più esteso tra i malati di cancro e i sopravvissuti al cancro; pertanto sono necessarie ulteriori ricerche per affrontare gli effetti che queste hanno sul benessere globale e sulla qualità della vita. Esiste una pletora di letteratura che dimostra l’efficacia delle terapie complementari, come le tecniche mente-corpo, l’agopuntura, le pratiche manipolative e basate sul corpo, che aiutano nella gestione del dolore e dei sintomi, riducono la depressione e l’ansia e migliorano la qualità della vita dei pazienti durante e dopo il trattamento (Deng e Cassileth, 2013; Johnson et al., 2014; Frenkel et al., 2015). Inoltre, terapie aggiuntive come dieta e integratori alimentari, esercizio fisico e stress.

(…) Questo articolo si concentra su questo aspetto, riportando l’efficacia di un programma di cure estetiche il cui obiettivo è aiutare le donne malate di cancro ad affrontare i cambiamenti correlati alla malattia che possono influenzare la loro immagine corporea e il loro aspetto fisico durante il trattamento. A differenza delle più comuni terapie complementari, pochi studi hanno indagato l’effetto di questo tipo di programmi sulla qualità della vita e sul benessere globale delle donne, ma gli studi che hanno analizzato quest’area di ricerca hanno dimostrato che potrebbero aiutare a migliorare l’immagine corporea, l’ansia, autostima e qualità delle interazioni sociali (Quintard e Lakdja, 2008; Taggart et al., 2009). Inoltre, i pazienti sembrano considerare questi programmi come prova che sono trattati come una persona completa (Amiel et al., 2009). I risultati di questo studio sono in linea con la letteratura precedente e con la nostra prima ipotesi di studio (Quintard e Lakdja, 2008; Amiel et al., 2009; Taggart et al., 2009), in quanto sembrano confermare che la partecipazione a un programma di sostegno incentrato sulle implicazioni estetiche della cura del cancro come “La salute allo specchio” potrebbe determinare un miglioramento di tutte le variabili psicologiche che abbiamo scelto di valutare, ad eccezione della qualità della vita.